WWII: l’Italia invade l’Egitto

13 settembre 1940, Seconda guerra mondiale: partendo dalla Libia, l’Italia invade l’Egitto, sotto il controllo della Gran Bretagna.

Fu, questa, un’offensiva italiana contro le forze britanniche, del Commonwealth e della Francia Libera, lanciata durante la Campagna del Nordafrica della Seconda guerra mondiale. L’operazione aveva lo scopo di impossessarsi del canale di Suez, partendo dalla colonia libica e attraversando l’Egitto settentrionale.

La Campagna del Nordafrica fu combattuta in un teatro di guerra situato in Egitto, Libia, Tunisia, Algeria e Marocco, in cui si confrontarono italiani e tedeschi da una parte, e gli Alleati dall’altra, durante la Seconda guerra mondiale, più precisamente tra il 1940 e il 1943.

Il 13 settembre 1940 il maresciallo Rodolfo Graziani, comandante superiore in Libia, lanciò l’offensiva entrando in territorio egiziano con alcune colonne motorizzate della 10ª Armata del generale Mario Berti. Il maresciallo prese l’iniziativa dopo essere stato criticato da Mussolini per la sua passività e il suo pessimismo.

Le divisioni della 10ª Armata del generale Berti erano divise nei Corpi XX, XXI, XXII, XXIII e nel Corpo delle nuove divisioni libiche. Queste erano unità standard di fanteria, camicie nere o divisioni coloniali libiche. Il Corpo libico, il XXIII Corpo e il XXI Corpo vennero impiegati nell’invasione. I Corpi libici erano composti da due divisioni di fanteria libiche e dal Raggruppamento “Maletti”, un’unità ad hoc composta da sei battaglioni motorizzati libici agli ordini del generale Pietro Maletti. Il Raggruppamento “Maletti” incorporava molti dei corazzati italiani disponibili e quasi tutti i carri medi Fiat M11/39. Proprio Maletti avanzò con l’esercito, mentre il Comandante Supremo Rodolfo Graziani rimase nel quartier generale a Tobruch.

La guerra fu combattuta principalmente nel deserto libico, che si estende in lunghezza per circa 390 km, da Marsa Matruh in Egitto fino a Ain el-Gazala sulla costa libica, lungo la Via Balbia, all’epoca l’unica strada asfaltata.

L’8 dicembre del 1940 i britannici lanciarono l’Operazione Compass, un raid di cinque giorni contro le fortificazioni italiane situate lungo una linea difensiva fuori Sidi Barrani. L’operazione fu un successo, e le poche unità della 10ª Armata in Egitto che non furono distrutte dovettero ritirarsi. L”11 dicembre, la controffensiva britannica proseguì indomita e il resto dell’armata italiana fu rapidamente sconfitta. I britannici prolungarono l’inseguimento dei rimanenti della 10ª Armata procedendo fino al golfo di Sirte, all’estremità opposto della Cirenaica. Non furono tuttavia in grado di proseguire oltre a causa dei problemi riscontrati ai veicoli.

L’Operazione Compass portò i britannici entro il mese di gennaio del 1941 ad occupare la Cirenaica (la metà orientale della Libia) fino ad El Agheila.

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